La lavorazione della pelle

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Lavorare il cuoio è un arte antica, nata come esigenza e utilizzata dall’uomo fin dalla preistoria, è diventata poi un vero e proprio mestiere durante il Medioevo.

Per ottenere il pellame che utilizzo nel mio laboratorio, questo deve essere prima conciato, ovvero deve essere sottoposta a trattamenti che hanno lo scopo di conservarla e quindi poi utilizzata per realizzare accessori di qualsiasi tipo.

Se non sai cosa sia la concia, in questo mio articolo parlo nel dettaglio di questa pratica, essenziale per ottenere il pellame come lo conosciamo.

Una volta conclusa la fase di conciatura, il pellame è pronto per essere utilizzato nei vari settori ai fini di realizzare ciò che si desidera.

Nel mio laboratorio, però, mi piace sempre sperimentare, provare tecniche nuove e realizzare lavorazioni non convenzionali, e per questo, una volta scelto il pellame dalla texture giusta per realizzare ciò che ho in mente, inizio a imprimere sui pellami un tocco della mia personalità.

La tintura o colorazione dei pellami

Ciò che mi appassiona di più è l’uso del colore perché varia sempre in base al tipo di pellame che voglio colorare.

Ci sono pellami che assorbono molto velocemente il colore e quindi sogno essere veloci e avere la giusta manualità con il pennello per evitare che rimangano aloni antiestetici, mentre ci sono pellami la cui superficie mi permette da lavorare con più calma e poter sfumare meglio il colore.

Ed è bellissimo vedere la differenza di un pellame “neutro” che assume un carattere unico e particolare, completamente diverso da come era approdato nel mio laboratorio!

Tingendo a mano i miei pellami, non solo posso decidere quale gradazione donargli, ma, proprio perché assorbono sempre in maniera differente il colore, ottengo delle sfumature di colore che difficilmente otterei con una lavorazione industriale.

Anche lo stesso ritaglio di cuoio assume toni sempre diversi, il colore non risulta mai essere uniforme, proprio perché in alcuni punti le fibre si impregnano maggiormente rispetto ad altre aree limitrofe e ciò conferisce un aspetto sempre unico e mai monotono.

È questa la bellezza del lavoro artigianale, che rende inimitabile qualsiasi dettaglio dipeso da fattori che non si possono ne programmare ne decidere, ma che, grazie alla maestria e all’esperienza, si possono riconoscere ed esaltare.

lavorazione pelle 3 1

Il colore non è solo un fattore puramente estetico, ma enfatizza e scaturisce emozioni, e così voglio cercare di fare anche io con i mie pellami, donandogli un colore che emozioni, mai uguale, con il quale una persona riesca a sentirsi in simbiosi.

In questi anni di esperienza in cui ho realizzato tanti accessori personalizzati ho notato che la maggior parte delle persone, una volta viste le foto dei pellami classici tinta unita e quelle dei pellami colorati da me, optava per quest’ultima scelta.

Certo, ho anche pellami tinta unita dallo stile elegante e classico, su cui non metto mano e che sono affascinanti tanto quanto gli altri, ma, permettimi il termine, un pò già visti, ed è per quello che preferisco lavorare con pellami in cui c’è letteralmente da sporcarsi le mani.

La graffiatura

Oltre alla colorazione, nel mio laboratorio utilizzo anche altre tecniche per personalizzare i miei pellami, come la graffiatura.

Consiste nel levigare delicatamente un pellame specifico ottenendo così un effetto graffiato che conferisce un doppio colore.

Con questa tecnica riesco cosi ad ottenere pellami sempre diversi, in quanto i segni non saranno mai uguali gli uni dagli altri, e il risultato finale è un pellame dallo stile più grintoso, ideale per realizzare borse e cinture particolari.

Come ricreare lo stile vintage

Un’alta tecnica che ho imparato da mio babbo, è quella della muffatura.

Si lo so, il nome non è dei migliori, anzi personalmente credo sia proprio brutto, ma in termini interni definiamo così il risultato che otteniamo tramite questa lavorazione.

Ma in cosa consiste?

Prendiamo il nostro pellame e applichiamo sopra un prodotto liquido trasparente che asciugandosi, assume una colorazione tendente al bianco ( un pò come la colla vinavil).

Una volta asciugato definitivamente vado ad eliminare l’eccesso per mezzo della spazzolatura e qui la tecnica è fondamentale, perché se si è troppo aggressivi si rischia di eliminare del tutto il prodotto, mentre se si è troppo delicati non si ottiene nessun risultato.

Inoltre i movimenti devono essere circolari e seguire la texture del pellame, anch’esso scelto con cura, perché non tutti sono adatti per realizzare questo effetto.

Il risultato finale è un pellame dallo stile invecchiato, un pò retrò, ma che assume un aspetto contemporaneo e sportivo.

La miglior composizione, per me, è però associare questa tecnica con la stampa a fuco, perché il prodotto penetra nelle incisioni e ne fa risaltare i disegni, creando un gioco di contrasti e proporzioni che mi piace moltissimo.

Tutte queste lavorazioni, e ce ne sono tante altre che sto sperimentando e non vedo l’ora di fartele vedere sui miei prodotti, sono il frutto sia dell’esperienza che mio babbo mi ha tramandato, sia delle ore passate a sperimentare, sbagliare e riprovare e ciò che ottengo sono prodotti che sicuramente non si trovano nelle grandi distribuzioni, perché sono tecniche che hanno bisogno di tempo, di maestria e di molta pazienza.

Spesso mi viene chiesto quale sia la differenza tra un pellame artigianale da quello industriale e la risposta è sempre la stessa: fondamentalmente non c’è nessuna differenza, perché si tratta sempre dello stesso identico pellame, ciò che fa la differenza è la manualità con cui ci si prende cura di questo prodotto così versatile.

La grande distribuzione non può permettersi di spendere tempo su lavorazioni cosi peculiari, perché vorrebbe dire assumere maestri/e artigiani/e che sanno come maneggiare i diversi pellami, e che hanno bisogno di molte ore per ottenere questi risultati.

Inoltre c’è la necessità di ottenere prodotti tutti uguali, in serie, perché appunto devono accontentare un vasto numero di clientela e questo non è possibile perché, come abbiamo visto, la peculiarità di queste lavorazioni è proprio quella di dare unicità al prodotto.

Con ciò non sto affermando che i pellami utilizzati siano di una qualità inferiore, ma non hanno quel carattere particolare che contraddistingue un pellame lavorato da una mano esperta.

Nel mio piccolo laboratorio mi rinchiudo anche giornate intere a divertirmi tra pellami, colori e tecniche diverse, e la gioia e la soddisfazione di vedere il risultato finale è indescrivibile.

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